MODALITA’ DI ACCESSO/INSERIMENTO/PRESA IN CARICO
Le famiglie devono rivolgersi, per le pratiche d’inserimento, all’Équipe Operativa Handicap (E.O.H.) dell’ASST GARDA competente per territorio, ovvero presso gli uffici dei Servizi Sociali al Distretto Sanitario n. 9 sito in Leno, P.zza Donatori di Sangue n. 1 (tel. 0309116461/0309116447).
Il processo istituzionale d’inserimento può essere
sintetizzato nelle seguenti fasi:
·
L’É.O.H. e il Comune titolare della presa in carico
della persona disabile, su richiesta della famiglia, segnala al Nucleo Servizi
Handicap (N.S.H.) di competenza territoriale, il bisogno di un intervento
socio-sanitario;
·
Il N.S.H. attiva un incontro a cui partecipano gli
operatori dell’É.O.H. e del Comune di residenza, al fine di individuare il
Servizio diurno più consono;
·
Il N.S.H. invia al Responsabile del C.D.D.,
dell’E.O.H. e al Comune di residenza un parere di idoneità al percorso di
integrazione nel Servizio.
Nello
specifico, per orientare il C.D.D., il N.S.H. necessita ricevere, tramite l’É.O.H.
la seguente documentazione:
1. relazione sociale contenente: anamnesi della persona; condizioni di
invalidità della persona e relativo verbale di invalidità civile; informazioni
sulle condizioni socio culturale del nucleo famigliare; situazione economica
della persona; altre informazioni ritenute funzionali all’inserimento;
2. relazione psico diagnostica con diagnosi funzionale recente con
specificazione delle autonomie;
3. relazione/documentazione clinico-sanitaria che inquadri le eventuali
malattie o compromissioni e che dia indicazioni sui trattamenti
terapeutici/farmacologici in atto.
Il Coordinatore
del Servizio, ricevuta la richiesta d’inserimento in collaborazione con il
Responsabile d’Area, apre una cartella nominativa per l’utente (fascicolo socio
assistenziale e sanitario - FASAS)1 nella quale conserva la
documentazione richiesta, la scheda sanitaria compilata dal medico di base
dell’utente, e tutto ciò che può essere utile per approfondire la conoscenza
dell’utente2.
Tale documentazione viene poi utilizzata per la
compilazione della Scheda SIDi (all’interno del portale S.I.Di. Web che da
normativa vigente – DGR 1765/2014 punto 23 specifica che la valutazione
dell’utente va effettuata al momento dell’ingresso e/o preliminarmente
all’ingresso affinché la presa in carico avvenga secondo criteri di
appropriatezza ai sensi dell’art. 4 comma e dello “Schema tipo di contratto per
la definizione dei rapporti giuridici ed economici tra l’Azienda Sanitaria
Locale e le Unità d’Offerta Sociosanitarie accreditate” e dell’art. 1 “Schema
tipo contratto d’ingresso” previsti dalla Dgr n. 1185/2013) e
per la realizzazione del PI/PEI (Progetto Individuale e del relativo Piano Educativo
Individuale).
Contestualmente il Comune di residenza dell’utente
avvia l’apertura della pratica amministrativa per fissare la quota di
compartecipazione del Comune stesso e della famiglia per i servizi erogati dal
C.D.D. (basata e determinata dalla presentazione dell’ISEE socio sanitario
della persona medesima).
In caso di esito positivo della valutazione,
verificata l’apertura da parte del Comune di residenza dell’utente della
pratica amministrativa per la copertura di quanto di competenza del Comune, il Responsabile
Area e il Coordinatore del Servizio concordano con l’É.O.H. le modalità
d’inserimento, la data d’ingresso ed il periodo di osservazione, procedendo con
un primo incontro con il contesto di riferimento/famiglia.
Almeno una
settimana prima dell’inserimento il Responsabile Area e il Coordinatore del
Servizio convocano, con il Legale Rappresentante se necessario, la famiglia per
raccogliere le ultime informazioni sull’utente utili a definire il suo percorso
d’integrazione nel C.D.D. e per la presentazione/firma del Contratto d’Ingresso
(aspetto che potrebbe essere svolto anche durante
il primo incontro). In caso di esito positivo, alla fine del periodo
di prova (aspetto specificato all’interno del proprio
Contratto d’Ingresso), l’utente verrà ammesso in via definitiva nel
C.D.D. e l’educatore referente stilerà in modo definitivo il primo Progetto Individuale
(PI/PEI). Da specificare che il Progetto Individuale (come definito dalla Dgr
1765) deve essere redatto secondo le tempistiche della normativa vigente (30
giorni dall’accoglienza/presa in carico dell’utente). Dove può ricorrere
l’evenienza che la fase valutativa si prolunghi oltre i 30 giorni (per quanto
specifico come periodo di prova all’interno del contratto d’ingresso o nei
pareri d’idoneità e/o relazioni allegate), il Gestore è comunque tenuto, entro
30 giorni dall’accoglienza, all’elaborazione di un PI/PEI “provvisorio”, che
descrive e formalizza il percorso valutativo posto in essere. A seguito del
percorso valutativo, che verrà attuato in tempi congrui e in funzione delle
tempistiche definite dal Progetto Individuale “provvisorio”, dovrà essere
elaborato il Progetto Individuale definitivo (PI/PEI).
Tutta la documentazione riguardante l’utente sarà
inserita nella sua cartella (FASAS).
Si potrebbero
presentare richieste d’inserimento anche per utenti residenti in comuni non
inseriti all’interno del distretto n. 9 – Bassa Bresciana Centrale3. In questi casi dopo una valutazione e un parere
di idoneità da parte del Nucleo Servizi Handicap, su segnalazione dell’Équipe
Operativa Handicap del distretto di provenienza dell’utente in questione, la
Cooperativa può a sua volta decidere su un possibile inserimento dopo
un’attenta valutazione, soprattutto di carattere amministrativo/economico, con
il Comune di provenienza e la famiglia dell’utente.
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3
I Comuni dell’Ambito 9 sono:
Alfianello, Bagnolo Mella, Bassano Bresciano, Cigole, Fiesse, Gambara, Ghedi,
Gottolengo, Isorella, Leno, Manerbio, Milzano, Offlaga, Pavone Mella,
Pontevico, Pralboino, san Gervasio, Seniga, Verolanuova, Verolavecchia.
4CON IL TERMINE
COORDINATORE DEL SERVIZIO SI INTENDE IN MODO UNIVOCO SIA COORDINATORE CHE
COORDINATRICE DEL SERVIZIO.