RETTA A CARICO DELLE FAMIGLIE  SETTEMBRE 2024 - DICEMBRE 2025

Da ottobre 2020 è stata inserita una nuova regolamentazione per l'accesso al servizio CDD tramite ISEE socio sanitario in base alla quale si imputa la quota a carico di ciascuna famiglia e a carico del Comune di residenza del singolo utente sulla base della retta, comprensiva di IVA.
A seguito dell'Assemblea dei Sindaci del 16/07/2024 è stata discussa la revisione delle rette dei servizi CDD e CSS concertata insieme agli Enti Gestori dei servizi stessi ed approvato il piano di aumento progressivo delle rette.
Per il periodo settembre 2024 - dicembre 2025 la retta sarà di € 55,50 così ripartita:
Retta base incluse attività integrative: € 37,00;
Trasporto: € 12,00
Pasto: € 6,50

Le rette per regimi part - time saranno valutate a secondo della singola situazione e/o in base all'effettiva permanenza all'interno del servizio.


MODALITA’ DI ACCESSO/INSERIMENTO/PRESA IN CARICO

Le famiglie devono rivolgersi, per le pratiche d’inserimento, all’Équipe Operativa Handicap (E.O.H.) dell’ASST GARDA competente per territorio, ovvero presso gli uffici dei Servizi Sociali al Distretto Sanitario n. 9 sito in Leno, P.zza Donatori di Sangue n. 1 (tel. 0309116461/0309116447).


Il processo istituzionale d’inserimento può essere sintetizzato nelle seguenti fasi:

·         L’É.O.H. e il Comune titolare della presa in carico della persona disabile, su richiesta della famiglia, segnala al Nucleo Servizi Handicap (N.S.H.) di competenza territoriale, il bisogno di un intervento socio-sanitario;

·         Il N.S.H. attiva un incontro a cui partecipano gli operatori dell’É.O.H. e del Comune di residenza, al fine di individuare il Servizio diurno più consono;

·         Il N.S.H. invia al Responsabile del C.D.D., dell’E.O.H. e al Comune di residenza un parere di idoneità al percorso di integrazione nel Servizio.

Nello specifico, per orientare il C.D.D., il N.S.H. necessita ricevere, tramite l’É.O.H. la seguente documentazione:

1.       relazione sociale contenente: anamnesi della persona; condizioni di invalidità della persona e relativo verbale di invalidità civile; informazioni sulle condizioni socio culturale del nucleo famigliare; situazione economica della persona; altre informazioni ritenute funzionali all’inserimento;

2.      relazione psico diagnostica con diagnosi funzionale recente con specificazione delle autonomie;

3.       relazione/documentazione clinico-sanitaria che inquadri le eventuali malattie o compromissioni e che dia indicazioni sui trattamenti terapeutici/farmacologici in atto.

 

Il Coordinatore del Servizio, ricevuta la richiesta d’inserimento in collaborazione con il Responsabile d’Area, apre una cartella nominativa per l’utente (fascicolo socio assistenziale e sanitario - FASAS)1 nella quale conserva la documentazione richiesta, la scheda sanitaria compilata dal medico di base dell’utente, e tutto ciò che può essere utile per approfondire la conoscenza dell’utente2.

Tale documentazione viene poi utilizzata per la compilazione della Scheda SIDi (all’interno del portale S.I.Di. Web che da normativa vigente – DGR 1765/2014 punto 23 specifica che la valutazione dell’utente va effettuata al momento dell’ingresso e/o preliminarmente all’ingresso affinché la presa in carico avvenga secondo criteri di appropriatezza ai sensi dell’art. 4 comma e dello “Schema tipo di contratto per la definizione dei rapporti giuridici ed economici tra l’Azienda Sanitaria Locale e le Unità d’Offerta Sociosanitarie accreditate” e dell’art. 1 “Schema tipo contratto d’ingresso” previsti dalla Dgr                              n. 1185/2013) e per la realizzazione del PI/PEI (Progetto Individuale e del relativo Piano Educativo Individuale).

Contestualmente il Comune di residenza dell’utente avvia l’apertura della pratica amministrativa per fissare la quota di compartecipazione del Comune stesso e della famiglia per i servizi erogati dal C.D.D. (basata e determinata dalla presentazione dell’ISEE socio sanitario della persona medesima).

In caso di esito positivo della valutazione, verificata l’apertura da parte del Comune di residenza dell’utente della pratica amministrativa per la copertura di quanto di competenza del Comune, il Responsabile Area e il Coordinatore del Servizio concordano con l’É.O.H. le modalità d’inserimento, la data d’ingresso ed il periodo di osservazione, procedendo con un primo incontro con il contesto di riferimento/famiglia.

Almeno una settimana prima dell’inserimento il Responsabile Area e il Coordinatore del Servizio convocano, con il Legale Rappresentante se necessario, la famiglia per raccogliere le ultime informazioni sull’utente utili a definire il suo percorso d’integrazione nel C.D.D. e per la presentazione/firma del Contratto d’Ingresso (aspetto che potrebbe essere svolto anche durante il primo incontro). In caso di esito positivo, alla fine del periodo di prova (aspetto specificato all’interno del proprio Contratto d’Ingresso), l’utente verrà ammesso in via definitiva nel C.D.D. e l’educatore referente stilerà in modo definitivo il primo Progetto Individuale (PI/PEI). Da specificare che il Progetto Individuale (come definito dalla Dgr 1765) deve essere redatto secondo le tempistiche della normativa vigente (30 giorni dall’accoglienza/presa in carico dell’utente). Dove può ricorrere l’evenienza che la fase valutativa si prolunghi oltre i 30 giorni (per quanto specifico come periodo di prova all’interno del contratto d’ingresso o nei pareri d’idoneità e/o relazioni allegate), il Gestore è comunque tenuto, entro 30 giorni dall’accoglienza, all’elaborazione di un PI/PEI “provvisorio”, che descrive e formalizza il percorso valutativo posto in essere. A seguito del percorso valutativo, che verrà attuato in tempi congrui e in funzione delle tempistiche definite dal Progetto Individuale “provvisorio”, dovrà essere elaborato il Progetto Individuale definitivo (PI/PEI).

Tutta la documentazione riguardante l’utente sarà inserita nella sua cartella (FASAS).

Si potrebbero presentare richieste d’inserimento anche per utenti residenti in comuni non inseriti all’interno del distretto n. 9 – Bassa Bresciana Centrale3. In questi casi dopo una valutazione e un parere di idoneità da parte del Nucleo Servizi Handicap, su segnalazione dell’Équipe Operativa Handicap del distretto di provenienza dell’utente in questione, la Cooperativa può a sua volta decidere su un possibile inserimento dopo un’attenta valutazione, soprattutto di carattere amministrativo/economico, con il Comune di provenienza e la famiglia dell’utente.

 

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1 FASAS = l’insieme unitario della documentazione sociosanitaria relativa all’assistito.

2 Il FASAS è comprensivo:

delle sezioni anamnestiche riferite ai singoli professionisti coinvolti nel percorso assistenziale;

della sezione relativa all’analisi/valutazione della situazione del singolo utente e, ove necessario e opportuno, del suo contesto famigliare. Tale sezione comprende la documentazione riferita ad aspetti sanitari e/o assistenziali e/o psico – sociali che attesti le valutazioni cliniche, relazionali, delle abilità funzionali dell’utente ecc;

della sezione relativa al percorso dell’utente nell’unità d’offerta (PI/PEI/Diario/fogli riguardanti la terapia farmacologica);

della sezione relativa alla modulistica (privacy/moduli consenso informato/documentazione relativa tutela giuridica).

3 I Comuni dell’Ambito 9 sono: Alfianello, Bagnolo Mella, Bassano Bresciano, Cigole, Fiesse, Gambara, Ghedi, Gottolengo, Isorella, Leno, Manerbio, Milzano, Offlaga, Pavone Mella, Pontevico, Pralboino, san Gervasio, Seniga, Verolanuova, Verolavecchia.

4CON IL TERMINE COORDINATORE DEL SERVIZIO SI INTENDE IN MODO UNIVOCO SIA COORDINATORE CHE COORDINATRICE DEL SERVIZIO.