La nascita della Cooperativa Sociale “Collaboriamo” nel 1981 fu caratterizzata da una carica di altruismo e di solidarietà; le persone che la componevano erano tutte più o meno vicine all’ambiente cattolico, avevano in comune ideali politici e religiosi e cercarono d’inserire nel sociale alcuni portatori di handicap creando un laboratorio protetto, quasi a voler fornire un’opportunità produttiva anche al disabile.
Questo contesto ideologico favorì un’organizzazione del centro imperniata su pochi educatori affiancati da molti volontari, una risorsa fondamentale dal momento che essi svolgevano la preziosa funzione di trait d’union fra il centro ed il territorio.
Con il trascorrere degli anni l’utenza della Cooperativa “Collaboriamo” evidenziò la necessità di stimolazioni più articolate in grado di attivare tutte le potenzialità, residue e non, presenti in ogni utente.
I primi ad avvertire che la formula di laboratorio protetto non poteva costituire la soluzione per tutti i problemi dei disabili furono proprio gli educatori. Essi, dopo aver partecipato ad un corso di aggiornamento, attivarono, insieme ai volontari, un processo di trasformazione che portò nel 1987, alla costituzione del Centro Socio Educativo (C.S.E.) convenzionato con l’allora U.S.S.L. N.43.
Questa maturazione avvenne attraverso diverse tappe, tra cui fondamentali furono la visita ad altri C.S.E. della Lombardia e la conoscenza della L.R. 1/86.
Durante gli anni costante è stata l’attenzione del Consiglio di Amministrazione sia nell’assumere figure professionali competenti (vedi circolare regionale n. 55 e 25 del 5.10.98-Settore Famiglia e Politiche Sociali), sia nel rispettare i parametri e i dettami previsti dalla normativa nazionale, regionale e dalle convenzioni/contratto.
L’impegno ad indirizzarsi sempre più verso le effettive esigenze dell’utenza è scaturita dalla volontà di collaborare e di mettere da parte il proprio soggettivismo per costruire con “l’altro” uno spazio di crescita.
Sempre più attenti ad un ideale di crescita e di miglioramento nell’erogare un servizio sempre più efficiente ed efficace nella risposta alla domanda, il C.S.E. ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema di Gestione per la Qualità, secondo lo standard internazionale UNI EN ISO 9001 ed. 2008.
In base alla normativa regionale con delibera n. VII 18334 del 23.07.04, il C.S.E. si è trasformato in C.D.D. senza perdere i propri principi ispiratori ed il proprio stile d’azione intesi ad adattare il servizio alla complessità dei bisogni dell’utenza.
I principi ispiratori e l’impegno di tutta l’organizzazione sono ribaditi e portati alla conoscenza di quanti operano all’interno del C.D.D. e delle istituzioni e degli Enti che ad esso fanno riferimento tramite la Politica per la Qualità, espressione dell’attenzione costante e continua alla crescita e al miglioramento del servizio e alla qualità dell’azione educativa, necessari per rispondere in maniera sempre più efficace in primo luogo ai bisogni dell’utenza e di riflesso a quelli della famiglia e della collettività.
La Politica per la Qualità del C.D.D. così recita:
Il C.D.D. “Collaboriamo” indica come finalità educative per raggiungere i suoi intenti istituzionali le seguenti linee strategiche:
· individuare, potenziare e valorizzare le abilità del disabile che gli sono indispensabili per un adattamento comportamentale, sia sul piano personale che su quello sociale;
· sviluppare, pertanto, un Progetto Educativo Individualizzato a suo favore e realizzarlo tenendo presente i suoi ecosistemi di riferimento (famiglia, servizi, contesto sociale);
· condividere con la famiglia gli obiettivi e i metodi d’intervento previsti nel Progetto Educativo Individualizzato del proprio congiunto.
IL C.D.D. “Collaboriamo” affidandosi alla professionalità dello staff educativo e al dialogo continuo con la famiglia, intende coniugare la qualità della vita in relazione all’utenza, centrando l’attenzione sul rapporto tra bisogno e desiderio, considerando per bisogno il raggiungimento dell’autonomia/adattamento e per desiderio il potenziale emotivo su cui far leva per soddisfare il bisogno.
Lo stile dell’intervento educativo del C.D.D. “Collaboriamo” si concretizza seguendo l’approccio sistemico-relazionale che procede con metodo e vuole conseguire, nell’istaurare la “relazione”, la conferma dell’ “altro”; per questo sostiene l’utente attraverso l’apprezzamento costante, la comunicazione emotiva imperniata sulla fiducia nelle sue potenzialità, l’aiuto a scoprirle, a svilupparle, ad esprimerle e a comunicarle. Attraverso la relazione, inoltre, l’educatore diventa responsabile dell’utente e cerca, con il confronto, di renderlo in qualche misura “responsabile”, “importante” per se stesso e per gli altri. L’approccio sistemico-relazionale dà grande spazio all’osservazione interattiva dell’utente che, perciò, non é improvvisata ma chiara, sistematica e dinamica e prevede una preparazione e una formazione permanente del personale educativo che viene coinvolto a livello delle emozioni, dei sentimenti e della affettività. […]
Gli obiettivi della Politica della Qualità, che scaturiscono, inevitabilmente, dalle finalità generali presenti nello Statuto della Cooperativa “Collaboriamo” e da quelle proprie del C.D.D., sono cosi individuati:
· valorizzare i punti di forza di ogni utente e “lavorare” sulle sue aree di miglioramento;
· valorizzare la capacità progettuale del servizio;
· promuovere l’incremento della professionalità dello staff educativo motivando il personale ad una costante formazione ed addestramento per ciò che riguarda le conoscenze psico-pedagogiche e la capacità di leggere i bisogni dell’utenza;
· coinvolgere la famiglia nella condivisione del Progetto Educativo Individualizzato del proprio congiunto;
· coinvolgere tutte le parti interessate nel miglioramento continuo della efficacia del S.G.Q.;
· impegnarsi costantemente nella soddisfazione dei bisogni e delle esigenze dei suoi “clienti”.
In allegato il numero speciale del giornalino stampato nel 2011 dedicato al 30° anno dalla fondazione della Cooperativa Collaboriamo e quello stampato nel 2021 per il 40° anno.
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