Housing Sociale
BROCHURE HOUSING
Progetto Housing Sociale - ampliamento della
Comunità Socio Sanitaria con lo scopo di diffondere e potenziare
L’Abitare Sociale Temporaneo al fine di raggiungere l’autonomia
abitativa.
Progetto Housing Sociale - ampliamento della Comunità Socio Sanitaria DESCRIZIONE DEL PROGETTOLa
Collaboriamo Coop. Sociale Onlus, da trent’anni, persegue come sua
filosofia l’attenzione ai bisogni sociali delle persone disabili e non
del territorio in cui opera: gestisce un Centro Diurno per disabili “Collaboriamo”
che accoglie trenta persone disabili e una Comunità Socio Sanitaria per
disabili “Monica Crescini”, realizzata con il contributo della Fondazione Cariplo.
Considerata
la disponibilità di un fabbricato di proprietà della Cooperativa
“Collaboriamo”, adiacente alla struttura adibita a Comunità, il
Consiglio di Amministrazione della Coop Collaboriamo ha deciso, oltre
all’’ampliamento del piano terra della Comunità Socio Sanitaria da otto a
dieci posti, e n° 4 posti di sollievo, di realizzare tre appartamenti
tipo bilocali da adibire all’Abitare Sociale Temporaneo.
Tale
finalità è stata valutata e concordata con gli enti istituzionali quali
il Servizio Sociale del Comune di Leno,l’ Azienda dei Servizi Sociali
del Distretto n. 9 e i Servizi Sociali dell’ex ASL di Brescia (ora ATS): dall’analisi
del bisogno rilevato da questi servizi è emersa la necessità di
soluzione abitative (protette) per i bisogni urgente di carattere
temporaneo a favore di cittadini fragili.
Il bisogno cui il
progetto intende rispondere è quello di mettere a disposizione di
persone diversamente abili della zona, altri due posti letto nella
Comunità Socio Sanitaria Monica Crescini i cui otto posti letto sono già
occupati. Inoltre l’ampliamento ci consente di realizzare tutti i dieci
posti letto della C.C.S al piano terra, rendendo la stessa più
funzionale e più facile da gestire rispetto ad ora che ha quattro posti
al piano terra e quattro posti al 1° piano.
I quattro posti che
si renderanno disponibili al primo piano, saranno utilizzate come
sollievo per far fronte alle richieste delle famiglie con persone
disabili che si trovano in temporanea difficoltà (per malattia di uno
dei componenti, necessita di godere di alcuni giorni di riposo, di
assentarsi da casa per impegni improvvisi, e.. di abituare i disabili a
stare lontani dalla famiglia di origine, per prepararli alla mancanza
dei genitori o dei loro famigliari ecc.)
Al primo piano si
rendono infine disponibili altri spazi in cui ricavare, in base al
bisogno rilevato dall’azienda dei servizi Sociali del Distretto n° 9
come risulta dalla allegata dichiarazione, tre piccoli appartamenti da
utilizzare come soluzione abitativa per i bisogni urgenti di carattere
temporaneo a favore di soggetti in stato di disagio.
Il progetto
è quello di fornire ai cittadini in situazione di fragilità una
risposta di tipo abitativo, per un periodo di tempo temporaneo, e uno
specifico accompagnamento verso condizioni di maggiore autonomia delle
persone stesse.
I Servizi sociali affrontano quotidianamente il
problema dell’emergenza casa e del conseguente disagio sociale che
deriva alle famiglie dalla difficoltà di reperire un alloggio.
Disporre
più stabilmente di alloggio temporanei utili all’accompagnamento di
soggetti deboli verso l’autonomia abitativa e poter fornire loro un’
accompagnamento nel reinserimento sociale (potrebbe) e far parte di una
strategia di rete che vede l’ente locale e la cooperativa come attori
coinvolti a livello territoriale nella strategia dei bisogni.
Il
progetto intende rispondere al bisogno effettivo di autonomia della
persona e ai bisogni specifici del territorio: promuovere uno spazio
dove la transitorietà è un’occasione di nuova progettualità personale e
incremento del proprio patrimonio personale; un’occasione di rilancio
personale e un nuovo stile di vita basato sulla condivisione dei saperi e
competenze personali oltre a spazi e servizi
Per quanto sopra,
in partnership con il Comune di Leno, l’Azienda dei Servizi Sociali del
Distretto Sociale n. 9 e l’Associazioni del territorio,, la Cooperativa
“Collaboriamo” intende realizzare il progetto di “Diffondere l’Abitare
Sociale Temporaneo”.
ANALISI DEL BISOGNOIl bisogno
cui il progetto intende rispondere è stato rilevato sul territorio di
Leno attraverso l’azione sinergica dei referenti istituzionali a tal
proposito individuati dal Comune di Leno, Ufficio di Piano Ambito
distrettuale n. 9 Bassa bresciana centrale, Asl di Brescia e il mondo
dell’associazionismo locale preposto all’assistenza nei confronti delle
situazioni di disagio socio-economico-abitativo e la stessa si è
focalizzata:
1. Ampliamento della comunità socio Sanitaria per
Disabili che si impone in quanto nel giro di n ° 2 anni si sono esauriti
gli otto posti disponibili e non è più possibile effettuare inserimenti
definitivi ma neanche quelli di “sollievo” per le famiglie che si
trovano in temporanea difficoltà e che in precedenza potevano godere di
tale opportunità.
2. Sulla necessità di disporre di n° 3 piccoli
appartamenti da utilizzare come soluzione abitativa per i bisogni
urgenti di carattere temporaneo a favore di soggetti in stato di disagio
abitativo.
3. La situazione, le caratteristiche e le specificità
del fenomeno di fabbisogno di alloggi ( analisi della graduatoria
vigente 2011 dei richiedenti alloggio di edilizia residenziale pubblica
del Comune di Leno ;
4. Le condizioni oggettive di operatività
degli organismi istituzionali che intervengono direttamente o
trasversalmente sull’area di fabbisogno ( analisi e valutazione delle
istituzioni, servizi e associazioni che a vario titolo intervengono
nelle fasi di aiuto dei soggetti deboli ).
5. Le caratteristiche,
i vincoli e le criticità dell’offerta di alloggi a cittadini in
difficoltà economica ( ostacoli e difficoltà derivanti dalla perdita del
posto di lavoro e conseguente incapacità a fornire garanzie e/o
disponibilità economica immediata).
6. Le conseguenti condizioni
di disagio e svantaggio sociale per specifici destinatari. ( particolari
categorie di cittadini per i quali è ipotizzabile un reinserimento
abitativo e sociale: donne sole con minori a carico, donne/ madri
vittime di violenza, genitori separati in difficoltà abitative, famiglie
con figli diversamente abili in attesa di alloggio adeguato, persone
con problematiche di rilevanza socio - economica che hanno situazioni
abitative precarie, alloggi inadeguati o impropri o sono prive di
alloggio e che, temporaneamente non hanno la possibilità di accedere al
mercato della locazione privata, Persone in attesa di una sistemazione
abitativa definitiva privata o pubblica, Disoccupati di lunga durata con
difficile reingresso autonomo nel mercato del lavoro )
OBIETTIVI Il
progetto intende rispondere ai bisogni specifici del territorio e
all’effettiva autonomia della persona in situazione di disagio
perseguendo i seguenti obiettivi:
1) Realizzare n° 6 posti letto
in più nella Comunità Socio Sanitaria Monica Crescini ( n° 2 posti
fissi e disporre di n° 4 posti per il sollievo temporaneo delle
famiglie in difficoltà momentanee).
2) Realizzare interventi
volti a facilitare l’autonomia abitativa da parte di cittadini in
situazione di disagio e realizzare interventi diretti ai destinatari per
favorire la loro integrazione sociale e lavorativa.
3)
Sensibilizzazione del territorio e dei suoi interlocutori rispetto alle
tematiche dell’Abitare Sociale analizzate, promuovere una mentalità
della solidarietà e della responsabilizzazione sociale, aggregando
soggetti che già operano in quest’ottica (strutture pubbliche, organismi
del volontariato, ecc.) e soggetti che devono maturare consapevolezza,
responsabilizzazione e capacità di intervento attivo (imprese,
cittadini, associazioni, etc.).
Il progetto è stato suddiviso in due interventi:
a) ampliamento di n° 6 posti letto nella Comunità Socio Sanitaria per disabili Monica Crescini.
b) La realizzazione di n° 3 appartamenti bilocali da utilizzare
DESTINATARIL’area
dei destinatari individuata come maggiormente critica e che presenta
maggiori potenzialità di riuscita dell’iniziativa, è rappresentata da
soggetti in situazione di emarginazione o scarse risorse personali, in
difficoltà economica e privi di alloggio, per i quali è possibile
ipotizzare un’autonomia e stabilità abitativa futura e prioritariamente
appartenenti alle seguenti categorie:
· donne sole con minori a carico
· donne/ madri vittime di violenza
· genitori separati in difficoltà abitative
· famiglie con figli diversamente abili in attesa di alloggio adeguato
·
persone con problematiche di rilevanza socio - economica che hanno
situazioni abitative precarie, alloggi inadeguati o impropri o sono
prive di alloggio e che, temporaneamente non hanno la possibilità di
accedere al mercato della locazione privata
· Persone in attesa di una sistemazione abitativa definitiva privata o pubblica
· Disoccupati di lunga durata con difficile reingresso nel mercato del lavoro
STRATEGIE-
Ampliamento della comunità Socio Sanitaria per Disabili completando il
numero di posti dagli attuali 8 posti a n ° 10 posti (N ° massimo
ammesso) e realizzando n ° 4 posti letto per il sollievo temporaneo.
- Realizzazione di n ° 3 appartamenti da adibire “all’abitare sociale temporaneo”
Si
tratta di un progetto pilota, in quanto originale, inedito su tutto il
territorio dell’Ambito zonale n.9 (bacino di 117.000 abitanti per i
comuni ALFIANELLO, BAGNOLO MELLA, BASSANO BRESCIANO, CIGOLE, FIESSE,
GAMBARA, GHEDI, GOTTOLENGO, ISORELLA, LENO, MANERBIO, MILZANO, OFFLAGA,
PAVONE MELLA, PONTEVICO, PRALBOINO, SAN GERVASIO BRESCIANO, SENIGA,
VEROLANUOVA, VEROLAVECCHIA) e replicabile: il modello progettuale,
strategico e operativo, così come i dati di monitoraggio sull’evoluzione
e gli esiti dell’iniziativa, saranno opportunamente disseminati e resi
accessibili nell’intero territorio al fine di garantire la massima
trasferibilità dell’esperienza, con riferimento sia allo stesso
territorio che ad altri bacini di fabbisogno, così come a tipologie di
bisogno similari e/ o parallele.
Costi del progetto di ristrutturazione dell’immobile:
I
costi del progetto prevedono la demolizione dell’esistente e la
ricostruzione dei nuovi locali in base agli standard fissati dalla
Regione Lombardia, dei locali dell’ampliamento della comunità e dei tre
appartamenti per Diffondere L’Abitare Sociale Temporaneo, ed è stato
preventivato in euro 592.000 (come risulta dall’allegato computo metrico
estimativo), suddiviso in euro 292.000 per l’ampliamento della Comunità
Socio Sanitaria per disabili e di euro 300.000 per realizzare i tre
appartamenti (arredati) da utilizzare ( come previsto nella allegata
convenzione) con l’azienda dei servizi sociali dei Comuni dell’Ambito n°
9 sopracitati, per collocare temporaneamente come soluzione abitativa
per i bisogni urgenti a favore dei soggetti svantaggiati.
Il finanziamento avverrà nel seguente modo:
1) richiesta di contributo alla Fondazione Cariplo del 60% del costo di costruzione. Pari a euro 180.000
2)
richiesta di contributo alla Fondazione ASM di Brescia per
l’ampliamento della comunità socio sanitaria per l’importo che verrà
assegnato pari a circa 60.000 euro.
3) Richiesta di contributi/donazioni ad associazioni, enti, privati per un importo stimato in 42.000 euro
4)
A completamento dell’importo mancante la Collaboriamo utilizzerà
proprie disponibilità economiche, ricorrendo al bisogno anche ad
eventuale finanziamento bancario.
AZIONI DEL PROGETTOLe fasi del progetto
· Fase 0 - individuazione dei destinatari e individuazione delle priorità
· Fase 1 – Progettazione –affidamento dei lavori, realizzazione dei lavori
· Fase 2 – Regolamento d’accesso e convenzione
· Fase 3 - gestione Sperimentale del Progetto Abitare Sociale Temporaneo
· Fase 4 – Verifica e valutazione dei risultati
FASE 0 – RILEVAZIONE DEL FABBISOGNO E INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ
Partendo
dall’analisi del fabbisogno socio-abitativo rilevato nel Comune di Leno
si è confrontato tale bisogno con i 19 Comuni dell’ambito zonale e
insieme si sono individuate le priorità a cui rispondere
FASE 1 – PROGETTAZIONE- AFFIDAMENTO DEI LAVORI, REALIZZAZIONE LAVORI
Assegnazione
dei lavori di progettazione e di ristrutturazione degli spazi (opere
murarie, impianti, arredi...) a ditte e professionisti competenti;
L’inizio dei lavori è previsto per il 1° settembre 2011 e dovrebbe
concludersi entro il 31/0/2012. Disponiamo già del permesso di costruire
n° 41 del 19/05/2011 rilasciato dal comune di Leno.
FASE 2 REGOLAMENTO D’ACCESSO E CONVENZIONE
Predisposizione
di una convenzione che descriva i rapporti tra la Cooperativa e il
Comune di residenza ;( vedere convenzione allegata)
FASE 3 – GESTIONE SPERIMENTALE DEL PROGETTO (DURATA 12 MESI, DALL’01/09/2012 AL 31/08/2013)
Accoglienza e informazione per i destinatari diretti e per il territorio
Presa in carico da parte dei servizi sociali del comune di residenza
Accompagnamento al lavoro e all’inserimento sociale.
FASE 4 VERIFICA E VALUTAZIONE DEI RISULTATI
È
previsto un monitoraggio in itinere durante l’intero arco del progetto e
un controllo anche esterno sui risultati dell’intera iniziativa da
parte dell’ambito 9 e dei comuni aderenti l’iniziativa.
PARTNER PER LA GESTIONE SPERIMENTALE DEL PROGETTO
Con la Collaboriamo alla gestione degli appartamenti è individuato un partenariato con i seguenti enti o associazioni:
- Azienda dei Servizi Sociali del Distretto n. 9;
- Assessorato ai Servizi sociali del Comune di Leno e di tutti i Comuni dell’ambito;
- Associazioni di volontariato dei Comuni dell’ambito n. 9 che si occupano di soggetti fragili.
La
Collaboriamo renderà disponibili i tre appartamenti con l’eventuale
personale necessario che con gli enti sopra precisati e accompagni i
soggetti deboli ospitati provvisoriamente verso il re inserimento
sociale o lavorativa con una prospettiva di autonomia abitativa da
realizzarsi entro 6 – 12 mesi.
Attualmente la Cooperativa dispone di:
3 appartamenti (bilocali) siti in via Cotichetta, 7 a Leno (Bs)